Ostia - "Sono di qualche giorno addietro le incredibili dichiarazioni del deputato del Partito Democratico Pietro Tidei, neo-sindaco di Civitavecchia, il quale dichiara che non lascerà lo scranno di Montecitorio e la commissione giustizia finché non sarà evitata la chiusura del Tribunale di Civitavecchia... in danno di Roma Capitale e i loro cittadini". E' quanto scrive in una nota Renato Di Tomasi, vicecoordinatore romano Fli.

"Entrando nel merito della vicenda, apprendiamo da una relazione del Ministero della Giustizia, che il Tribunale di Civitavecchia si salverebbe accorpando a sé Ostia quale sezione distaccata del Tribunale di Roma - aggiunge - Il prezzo da pagare per una politica inetta e distante dagli interessi dei cittadini, quindi, sarebbe presentato ai cittadini di Acilia, Dragona, Casal Palocco, Casal Bernocchi, Axa, Infernetto e Ostia. Per l'esattezza sarebbero penalizzati 266.000 cittadini residenti che hanno il loro Tribunale naturale sul proprio territorio ove operano e vivono".

"È mai possibile che, nonostante la ribellione sociale dei cittadini, i politici ciechi e sordi al bene comune continuino a perseverare politiche faziose e clientelari della cosa pubblica? - continua il comunicato – Pietro Tidei dichiara ogni giorno ed a qualunque ora la sua battaglia clientelare. Parliamoci chiaro e con serietà: lo Stato sicuramente non fallisce se mantiene aperto il Tribunale di Civitavecchia, che pur non avendo tutti i requisiti necessari secondo i criteri indicati dalla commissione ministeriale, svolge egregiamente una sua funzione sociale connaturata al suo territorio. Lo spostamento di giurisdizione da Roma ovest a Civitavecchia costringerebbe e penalizzerebbe non solo i cittadini che risiedono in quel territorio di Roma, ma anche tutti coloro che hanno interessi e relazioni in questa parte della città e vivono a Roma centro, sud, est e nord a spostarsi da Roma a Civitavecchia per il riconoscimento di ogni diritto azionato verso Roma ovest".

"I vertici del Partito Democratico romano e il candidato sindaco in pectore Nicola Zingaretti - sottolinea la nota - hanno l'obbligo di chiarire subito ai cittadini di Roma che tipo di attenzioni nutrono per questa città, atteso che nel 2013 si candideranno a rappresentare gli interessi dei cittadini con un loro sindaco". (fonte omniroma)