Truffe agli anziani, smantellata banda napoletana attiva a Roma e centro Italia: dieci arresti
Di Redazione il 09/07/2024
La polizia, coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina, ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di dieci persone appartenenti a un’organizzazione criminale dedita alle truffe, rapine ed estorsioni ai danni di anziani
Roma - Nuova importante operazione della Polizia di Stato per contrastare il fenomeno delle truffe ai danni di anziani.
Gli investigatori della Squadra Mobile di Roma e del III Distretto Fidene-Serpentara, al termine di un’approfondita attività info-investigativa coordinata dalla Procura della Repubblica capitolina, nelle prime ore di oggi, martedì 9 luglio, con il supporto della Squadra Mobile di Napoli, hanno dato esecuzione alla misura della custodia cautelare in carcere nei confronti di dieci persone appartenenti, a vario titolo, ad un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe, rapine ed estorsioni aggravate ai danni di anziani.
Durante le complesse indagini, volte a sgominare questa banda i cui componenti sono tutti di origine campana, sono emerse numerose truffe messe a segno nel periodo compreso tra gennaio e luglio dello scorso anno, oltre a rapine ed estorsioni nei confronti di persone anziane, tutte realizzate con il classico modus operandi del ‘finto nipote’ o di parenti in difficoltà economica.
Uno dei membri effettuava la chiamata alla vittima prospettando un imminente pericolo per il familiare, evitabile solo con il pagamento di una somma di denaro o con la consegna di preziosi. A quel punto, carpita la fiducia del malcapitato, si presentava alla porta di casa un complice pronto a riscuotere quanto richiesto al telefono. Gli indagati si spacciavano anche per direttori di uffici postali, corrieri o amici dei congiunti ai quali consegnare denaro o gioielli.
Nel corso delle indagini gli agenti, hanno accertato che i membri dell’associazione, con base nel capoluogo partenopeo, più precisamente nel quartiere Vasto-Arenaccia, avevano dei ruoli ben definiti, dai ‘promotori’ e ‘organizzatori’ delle operazioni ai ‘telefonisti’, incaricati di stabilire un contatto con le vittime, fino ad arrivare al ruolo di ‘esattore’ con il compito finale di recarsi presso le abitazioni degli anziani e riscuotere denaro o gioielli.
Inoltre è stato accertato che gli indagati hanno operato prevalentemente a Roma, oltre che in alcune province del centro sud come Lucca, Terni, Latina, Napoli, Avellino, Salerno e Lecce.
Gli investigatori hanno rintracciato ed identificato i dieci indagati per i quali l’Autorità Giudiziaria ha disposto la misura cautelare della custodia in carcere.
Ad ogni modo tutti gli indagati sono da ritenere presunti innocenti, in considerazione dell’attuale fase del procedimento ovvero quella delle indagini preliminari, fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile.