Roma - Tentano di avvalersi della ‘collaborazione’ di un senza fissa dimora per portare a termine delle truffe on-line: arrestati due giovani italiani. Questi i fatti. Nel pomeriggio di lunedì 25 agosto, durante dei servizi antiborseggio disposti dalla Polfer al capolinea degli autobus che collegano la Capitale con l’aeroporto di Fiumicino, gli agenti della squadra di polizia giudiziaria hanno notato due giovani che si aggiravano con fare sospetto tra i turisti. Ritenendo che fossero dei borseggiatori li hanno seguiti  con attenzione scoprendo però, con sorpresa, che i due si erano avvicinati ad un clochard, con il quale hanno parlato a lungo. Dopo essersi allontanati, mentre alcuni poliziotti continuavano a tenerli d’occhio, gli altri hanno chiesto al senza dimora il motivo di quella conversazione.  L’uomo ha risposto che dietro compenso di 30 euro i due giovani gli avevano chiesto di effettuare delle operazioni al vicino ufficio postale. A questo punto i due sono stati fermati e accompagnati in ufficio dove i poliziotti hanno accertato che non erano borseggiatori bensì cittadini italiani, C.C., 34 anni,  e C.A., 31 anni,  trovati in possesso di alcune carte Post Pay e Pay Pal di cui alcune bloccate ed una di illecita provenienza.  Per questo motivo sono stati arrestati e processati con rito direttissimo questa mattina.

 

Da ulteriori accertamenti sta emergendo che i due si dedicavano alla commissione di truffe on-line e che avrebbero già imbrogliato decine di persone ed altrettante in fase di identificazione in tutta Italia, dal Piemonte alla Campania alle Marche. Le truffe consistevano nella falsa offerta di beni quali cellulari, ruote per auto, marmitte, kite surf ed altri beni di consumo tutti ‘inserzionati’ con foto sui principali siti di acquisti on-line a scapito degli ignari acquirenti. La fiorente attività dei compari si era talmente estesa da averli indotti a dedicarsi anche al “mercato immobiliare” offrendo in affitto inesistenti case in località di vacanza.  Sono in corso indagini volte ad individuare altre vittime dei raggiri on-line dei balordi che spesso cambiavano nomi ed utenze per evitare di essere rintracciati.  Nel corso dei disposti servizi ieri mattina è inoltre finito in manette un cittadino tunisino H.M. di 47 anni responsabile del furto di un bagaglio ai danni di due turiste argentine.