Truffe, percepiscono la pensione del familiare deceduto: 3 denunce
Civitavecchia – Sono tre le persone denunciate per truffa aggravata per aver indebitamente percepito per tre anni la pensione di un anziano morto nel 2011. A mettere in atto la truffa la convivente dell’uomo, che non aveva denunciato all’Inps la morte del compagno, continuando così a riscuotere le due pensioni, ordinaria e di invalidità. Coinvolti anche i due figli dell’uomo: i tre avrebbero percepito negli ultimi anni prestazioni per circa 60.000 euro. A scoprire l’imbroglio sono state le Fiamme gialle di Civitavecchia grazie all’incrocio dei dati delle risultanze delle banche del Comune e dell’Inps, che hanno evidenziato una posizione previdenziale pendente. Sono così state avviate le indagini ed effettuati gli accertamenti sul conto corrente acceso presso una Cassa di Risparmio, in cui mensilmente venivano accreditate la pensione e l’assegno di invalidità. Questo ha permesso di risalire alla convivente del beneficiario ed ai suoi due figli. I tre, denunciati alla Procura della Repubblica di Civitavecchia, dovranno rispondere del reato truffa aggravata ai danni dello Stato in concorso fra loro.
A Grottaferrata, invece, un ex dirigente dell’Inps, esperto conoscitore della normativa previdenziale, aveva richiesto ed ottenuto la pensione di vecchiaia pur continuando a lavorare alle dipendenze dell’E.N.P.A.I.A. (Ente nazionale di previdenza per gli addetti e per gli impiegati in agricoltura). In questo modo, per oltre un decennio, ha incassato sia lo stipendio sia la pensione, quest’ultima indebitamente, sussistendo un rapporto di lavoro subordinato. Al termine di indagini svolte anche in collaborazione con i due Enti di previdenza, è stata fatta piena luce sulla truffa, resa possibile dal fatto che all’atto della presentazione della domanda di pensione non risultava nell’estratto conto contributivo alcun versamento relativo al rapporto di lavoro in corso. L’uomo, cui l’Inps ha bloccato immediatamente l’erogazione degli emolumenti, è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Roma per il reato di truffa aggravata ai danni dello Stato, avendo percepito indebitamente oltre 1 milione di euro. Gli elementi raccolti dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Frascati hanno consentito alla Procura della Repubblica di Roma di richiedere ed ottenere dal giudice delle indagini preliminari il sequestro preventivo di beni immobili e di conti correnti dell’indagato per un valore di 400.000 euro. Il funzionario pubblico dovrà anche vedersela con la Procura Regionale della Corte dei Conti per il danno cagionato all’Erario. Lo scorso anni e nei primi quattro mesi del 2014, la guardia di finanza di Roma scoperto truffe ai danni degli enti previdenziali per 5,5 milioni di euro denunciando 196 persone all’autorità giudiziaria.