Il Portogallo fa provare alla Francia lo sconforto provato dagli stessi lusitani al termine della finale persa in casa contro la Grecia, nel 2004. Due fattori hanno fatto la differenza: in primis, il giorno in più di riposo ma soprattutto l'abitudine dei ragazzi di mister F. Santos a giocarsi i tempi supplementari. Infatti era accaduto contro la Croazia (goal vittoria di Mario al 118') agli ottavi e la Polonia ai quarti (ai rigori). Tutto sembrava spianare la strada ai galletti, dato l'infortunio di Ronaldo (si sospetta una lesione al legamento crociato sinistro) dopo una decina di minuti soltanto. Ed invece, a "decretare" il risultato finale ci ha pensato il subentrato Eder, attualmente militante nel Lille.


Cambia il torneo, lo stadio, la data, ma non il risultato: Cristiano Ronaldo (che ha raggiunto Platini a quota 9 reti nella fase finale della rassegna, e si porta via anche il record di presenze, ben 21) batte Griezmann (che può essere comunque soddisfatto, visto che il titolo di capocannoniere è suo, e quasi sicuramente anche quello di miglior giocatore della kermesse). Questo risultato spianerà la strada al quarto Pallone d'Oro del 31enne esterno d'attacco del Real Madrid. Lasciatemi finire con una considerazione: il trionfo portoghese è stato il "completamento della nostra vendetta" contro Germania e Francia (la quale ha perso per la seconda volta una finale europea in casa, su tre tentativi). Non mi rimane che darvi appuntamento al 2020, e buona estate a tutti! Daniele Moriggi