Un fiume di studenti invade le strade di Ostia
Qualcuno ha parlato di un corteo di mille studenti. Il commissariato di Ostia parla di più di 500 manifestanti. Quale che sia il numero effettivo, è stata una manifestazione grande che ha coinvolto molti studenti di tutte le scuole del territorio. "Loro distruggono la scuola, noi la ricostruiamo"; "Per la rivolta dei saperi contro il gioco dei poteri"; "Blocchiamo l'ignoranza"; Sono alcuni degli striscioni alla testa del corteo.
"Siamo contenti del risultato di questa giornata - dichiara Giordano del liceo Enriques - Coesione e partecipazione hanno permesso agli studenti delle scuole di ritrovarsi insieme e uniti per rivendicare una scuola migliore. Non ci facciamo mettere il bavaglio da nessuno e siamo contenti che insieme a noi ci siano anche gli studenti del Faraday. Non siamo contrari alle occupazioni per principio e riteniamo che siano uno strumento legittimo quando si rivendicano dei diritti negati. Siamo contrari alle strumentalizzazioni delle nostre battaglie come quella tentata da Casapound in questi giorni".
"Abbiamo occupato perchè il problema della lastra d'amianto deve essere risolto - dichiara Lorenzo del Faraday - Siamo in corteo perchè ci sentiamo parte di questa mobilitazione e siamo dispiaciuti che molti di noi sono stati associati a Blocco Studentesco. Non la pensiamo tutti allo stesso modo e una scuola non può essere etichettata come fascista solamente perchè qualcuno prende parola in nostro sostegno. Siamo prima di tutto studenti e uniti facciamo la differenza".
"È appena terminata la manifestazione. Più di 500 persone sono scese in piazza con noi, a rivendicare il diritto allo studio, a rivendicare la libertà di espressione e di pensiero - dichiara su fb il Coordinamento Studenti X Municipio - Abbiamo ribadito a gran voce la nostra idea di scuola, una scuola senza etichette, una scuola senza partiti e l'abbiamo fatto insieme. Siamo stati compatti, coscienti, ognuno di noi sapeva cosa stava facendo. Abbiamo dato dimostrazione che siamo in piazza per noi, per gli studenti, e che gli studenti sono uniti, le scuole sono unite per un unico obiettivo: un futuro migliore. Cominciamo nel nostro piccolo, portando avanti battaglie nelle nostre scuole, migliorando le strutture fatiscenti in cui studiamo, in cui viviamo 5 anni, chiedendo che queste vengano messe in sicurezza, vengano ristrutturate e rese più vivibili. Ed è proprio questo che noi studenti di Anco Marzio, Enriques, Labriola, Democrito, Toscanelli e Faraday abbiamo fatto, con il sostegno degli studenti delle scuole Verne, Carlo Urbani, Mafai, Virgilio e di tutti coloro che, senza simboli né bandiere, hanno partecipato. Abbiamo manifestato con il sorriso nonostante in alcuni momenti abbiamo subito provocazioni, minacce ed intimidazioni. Le forze dell'ordine presenti, richiamate da alcune situazioni al limite, sono dovute intervenire più di una volta per calmare gli animi bollenti che tentavano di innervosire la piazza. Ma noi non cadiamo nelle provocazioni, non ci nascondiamo dietro la violenza. Noi lottiamo pacificamente per migliorare il nostro futuro. Avanti per la nostra strada sempre col sorriso, tutti insieme. Grazie a tutti!"
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