Ostia - "Dio ci ha unito tanto strettamente al mondo che ci circonda, che possiamo lamentare l'estinzione di una specie come fosse una mutilazione".
Non era mai accaduto, nel magistero della Chiesa, che un Papa si esprimesse in forma tanto diretta ed esplicita sulla conservazione delle specie animali.

Lo ha fatto Francesco, nella cornice della Esortazione Apostolica Evangelii Gaudium, Magna Carta del suo pontificato, dove dedica un intero paragrafo alla biodiversità e alle gravi minacce che incombono su di essa.

La frase di Papa Francesco figura da ieri in una grande targa all'ingresso del Bioparco, che è stata inaugurata dall'arcivescovo argentino Macelo Sanchez Sorondo, Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze.

Il Santo Padre ha dato così seguito dottrinale all'impegno di "custodire il creato", assunto il 19 marzo 2013, nell'omelia d'inizio pontificato.

Concetti che il Bioparo ha inteso "visualizzare", con una spettacolare gigantografia che mostra il Papa nell'atto di accogliere un Amazzone, variopinto volatile che ultimamente ha "colonizzato" i giardini vaticani.