Montevideo - La Camera dei deputati dell'Uruguay, che si è riunita nella capitale Montevideo, ha approvato la legalizzazione della marijuana, provvedimento che dovrà ora essere ratificato dal Senato. Il testo è passato con 50 voti favorevoli su 96 dopo 14 ore di dibattito e grazie ai voti del Frente Amplio, la coalizione governativa di sinistra, che detiene la maggioranza anche in Senato. L'Uruguay istituirà un ente governativo per il controllo della coltivazione e della vendita della marijuana, che sarà quindi resa possibile e libera per ogni cittadino. E' quanto deciso dal Congresso del Paese sudamericano, dove è da tempo legale l'uso della sostanza stupefacente, ma non la coltivazione e la vendita.

 


La norma prevede la legalizzazione della coltivazione, fino a sei piante per persona, e la  compravendita della cannabis attraverso la creazione di un organismo statale che regolamenterà ogni fase dell’attività: i consumatori registrati potranno acquistare fino a 40 grammi di marijuana al mese, attraverso una rete di farmacie autorizzate. Attualmente in Uruguay è legale il consumo della marijuana ma non il possesso o il commercio dell’erba. Il passaggio alla luce del sole di tutte queste procedure, secondo la maggioranza di governo, consentirebbe di sferrare un importante colpo alla criminalità. Secondo l'opposizione del Partito nazionale, invece, la marijuana costituisce una "droga grimaldello" per estendere il consumo a droghe più pesanti e la sua diffusione tramite la legalizzazione aumenterebbe fortemente il rischio di tossicodipendenze. Una volta ratificato, il provvedimento farà dell'Uruguay il primo paese al mondo dove la gestione delle droghe leggere è affidata allo Stato, nell'ambito dell'innovativa strategia di lotta alla droga del presidente dell'Uruguay, Jose Mujica. (tgcom.24)