Usa - La normativa che regola e disciplina il contrasto al randagismo negli Stati uniti impone che un cane abbandonato,se non reclamato entro 10/15 giorni dal suo padrone o da un nuovo padrone che lo adotta, è messo a morte tramite soffocamento ottenuto facendo respirare all’animale  gas letale.


Jim Moran, un deputato democratico della Virginia, ha presentato una proposta non per fermare l’abbattimento dei cani e dei gatti randagi, ma per dargli una morte il più possibile indolore. E’ risultato che molte bestiole – dopo un passaggio nella camera a gas – sono ancora semi-coscienti e necessitato un ulteriore passaggio nella camera della morte prima che la carogna venga immessa nell’inceneritore.


Alcuni di essi – purtroppo – non hanno la possibilità del “colpo di grazia” facendo un secondo giro nella camera a gas  e vanno nell’inceneritore ancora semi-coscienti. La soluzione secondo Moran sarebbe quella di dare la morte a questi randagi attraverso l’inoculazione di sostanze altamente velenose che abbattono l’animale ma, solo dopo che in questi è  caduto in uno stato di incoscienza profonda. Moltissime le Associazioni Umanitarie che si sono schierate per sostenere questa proposta e per far sì che essa venga accettata in tutto il territorio USA. Questo tipo di soppressione degli animali randagi già in diciotto Stati è proibita anche perché risulta pericolosa per gli operatori del settore che inevitabilmente respirano sostanze tossiche.