Usura ed estorsione, 8 arresti nel clan Casamonica: ridotti sul lastrico noti commercianti
Roma – Avevano ridotto sul lastrico noti imprenditori della Capitale che, dopo essere entrati nella spirale vorticosa degli strozzini, si erano ritrovati completamente ‘a secco’. A mettere termine all’attività di una spietata organizzazione criminale, con sede alla Romanina ma ramificazioni sul litorale fino a Nettuno, Genzano, Lanuvio e Cerveteri, gli agenti della squadra mobile di Roma e del commissariato Vescovio che hanno arrestato questa mattina otto persone appartenenti al clan Casamonica. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati costosi orologi, immobili e auto di lusso per un valore ancora da quantificare. I reati contestati sono estorsione ed usura: applicavano alle proprie vittime tassi considerati dagli inquirenti ‘iperbolici’. I poliziotti hanno eseguito sin dalle prime ore del mattino un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del tribunale di Roma su richiesta della locale Procura della Repubblica nell’ambito del procedimento penale n. 13/53387 R.G.N.R. e n. 14/32722 R.G.G.I.P., nei confronti delle seguenti persone ritenute responsabili, in concorso tra loro, dei reati di estorsione aggravata ed usura nei confronti di esercenti attività imprenditoriali nella Capitale: 1) CASAMONICA Enrico, nato a Roma il 26.05.1977; 2) CASAMONICA Antonio nato a Roma il 10.11.1974; 3) CASAMONICA Consilio, nato a Roma il 01.05.1957; 4) CASAMONICA Diego, nato a Frascati (Rm) il 11.10.1979. 5) CRISTIN Pietro nato a Roma il 23.07.1952; 6) GRANCAGNOLO Giuseppe, nato a Catania il 27.09.1982; 7) GAROFOLI Antonio, nato a Roma il 10.06.1947; 8) IONESCU Stefan, nato in Romania il 03.08.1978.
Gli arrestati sono ritenuti essere i vertici ed affiliati al noto clan Casamonica attivo nella Capitale, al quartiere Romanina, con ramificazioni nella provincia di Roma e anche sul litorale. L’indagine della Mobile ha preso l’avvio dalla denuncia di una vittima che ha riferito, nel giugno 2013, di essere perseguitata da minacce telefoniche di morte da parte di una persona presentatasi come appartenente alla famiglia dei Casamonica e alla quale era stato costretto a versare una somma di denaro per la “protezione”. Le successive attività investigative, anche di natura tecnica, hanno confermato la vicenda denunciata dalla vittima e dimostrando che la persona, identificata per Casamonica Enrico, oggi 38 anni, pretendeva anche ingenti somme di denaro da un noto imprenditore commerciale della Capitale, titolare di diversi negozi di articoli per illuminazione civile ed industriale e di alcuni mobilifici. Gli investigatori hanno inoltre accertato che non solo Casamonica Enrico ma anche gli altri componenti della stessa famiglia tra cui il fratello Antonio, il padre Consilio, il cugino Diego ed il cognato Grancagnolo Giuseppe pretendevano denaro o beni “a saldo” di prestiti avvenuti in passato in favore dell’imprenditore che, in pochissimo tempo, era stato coinvolto in un vorticoso giro di prestiti usurari con interessi iperbolici.
I prestiti venivano concessi attraverso la vendita simulata a compiacenti acquirenti segnalati dal clan di quto, gioielli, orologi di pregio a fronte del rilascio di cambiali da parte della vittima e, successivamente, riacquistati dal clan con il pretesto di “scalare” il debito pregresso. I complici, dal canto loro, venuti a conoscenza delle difficoltà dell’imprenditore nell’onorare i “prestiti”, si proponevano quali “benefattori” concedendo, a loro volta, prestiti usurari di volta in volta rinegoziati. Il quadro emerso, confortato anche dalle dichiarazioni rese dalle vittime, è stato di grandissima importanza perché ha fornito elementi e fonti di prova nei confronti di numerosi individui che dal 2007 fino a poco tempo fa hanno coinvolto la vittima in una spirale di prestiti usurai che, quando non “onorati”, comportavano l’applicazione di “multe”, ossia di un aumento degli interessi, applicate alla “rata in scadenza”. Sorprendente anche il ruolo delle donne del clan, Casamonica Cristina, Virgilia e Francesca le quali, per “rientrare” del prestito di denaro fatto all’imprenditore, pretendevano dallo stesso lampadari e oggetti di arredamento che la vittima sottraeva dalla propria attività commerciale. E’ emersa anche una compartecipazione del padre di Casamonica Loreta ed Enrico, identificato per Casamonica Consilio detto “Tony Il Meraviglioso” il quale, a fronte della vendita di un anello all’imprenditore si è fatto restituire nel tempo denaro e oggetti di arredamento per la casa applicando interessi usurai fino al 75.826,21% annuale.
La consulenza tecnica disposta dalla Procura della Repubblica sull’abbondante materiale sequestrato e sostenuta dalle dichiarazioni rese dalle vittime ha permesso di dimostrare che le somme sottratte dalla contabilità aziendale, per far fronte alle continue richieste di denaro da parte del clan, hanno avuto dal 2007 al 2010 un ammontare pari ad 1.785.300 euro con i seguenti tassi usurari applicati: CASAMONICA Enrico per la vendita di orologi, macchine interessi applicati dal 724,26% al 38.347,12% annuale; CASAMONICA Antonio per la vendita di una macchina interessi applicati 51,02 % annuale; CASAMONICA Diego per vendita autovettura interessi applicati 2838,89 %; CRISTIN Pietro per compravendita di autovetture interessi applicati dal 43,86% al 1288,29% annuale; CRISTINA Casamonica per prestito in denaro interessi applicati 76580,83 % annuale; GRANCAGNOLO Giuseppe per prestito in denaro interessi applicati dal 40,84% al 217,91 % annuale; CASAMONICA Loreta per prestito in denaro interessi applicati dal 40,84% al 217,91 % annuale; GAROFOLI Antonio per prestito in denaro interessi applicati dal 65,38% al 185,09% annuali; IONESCU Stefan per prestito in denaro interessi applicati dal 185,09% al 17033,33% annuale; CASAMONICA Consilio per prestito denaro e vendita anelli interessi applicati dal 217,91% al 75826,21% annuale Parallelamente all’esecuzione delle misure cautelari in carcere sono state eseguite numerose perquisizioni locali nella Capitale e nella provincia di Roma, nei centri di Nettuno, Genzano, Lanuvio e Cerveteri, nei confronti dei sottonotati indagati e sedi legali di aziende riferibili al clan Casamonica: CASAMONICA Raffaela nata a Frascati il 03.11.1972; CASAMONICA Loreta, detta “Paciocca”, nata a Roma il 11.02.1979; CASAMONICA Cristina nata a Roma il 05.04.1981; CASAMONICA Francesca nata a Roma il 03.10.1964; CASAMONICA Virgilia, detta “Virginia”, nata a Roma il 04.08.1962; BIANCHI Giampiero, nato a Roma il 06.09.1966; TEALDI Tonino, nato a Bonnanaro (SS) il 19.08.1957; VEGACAR.IT S.r.L. con sede legale sita in Roma in via Piave n°52 con salone espositivo sito a Lanuvio (Rm) in via Nettunense n° 122; C.EDI.R Centro Edilizio Romano S.p.A. con sede legale in Roma in via del Circo Massimo n°9 con sede operativa a Genzano di Roma (Rm) in via Appia Vecchia n° 109; IMMOBILIARE Frat.lli CRISTIN S.R.L. , con sede legale a Genzano di Roma, (RM) in via Appia Vecchia n.139; CPRG IMMOBILIARE S.R.L., con sede legale a Velletri (RM), in via XXIV Maggio n.14.
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