Ostia – Si annuncia battaglia tra i balneari, in questo caso Federbalneari Roma, e il comune di Roma in risposta alla presentazione dell’ordine del giorno di questa mattina con il quale il Pd “motiva l’azione di apertura di nuovi varchi al mare poco prima dell’inizio della stagione balenare”. “A fronte di un’eventuale inerzia dei titolari degli stabilimenti balneari, il Comune è obbligato ad intervenire in danno dei titolari delle concessioni con specifiche ordinanze: ciò è quanto emerge dalla conferenza stampa che si è svolta stamattina in via delle Vergini”, si legge in una nota dell’associazione di categoria. Replica il presidente di Federbalneari Roma, Renato Papagni: “Per procedere con queste azioni bisogna rispettare le leggi: qualsiasi operazione sulle concessioni del demanio marittimo senza il Pua (piano utilizzo arenili) è illegale”.



Continua il presidente Papagni: “Athos De Luca è all’ultima spiaggia: sta tentando disperatamente di mettere in piedi un’ operazione “illegale”, demonizzando gli imprenditori balneari. Legalità significa rispetto delle leggi: l’Amministrazione non ha ancora approvato il Pua, né quello regionale, né quello comunale, ed ora vuole procedere con la “demolizione” di parte di diversi impianti. Tutti vorrebbero liberare il Mare di Roma dalla mancanza di azione della politica. Dicono che il problema del turismo sia l’offerta balneare, mentre l’Amministrazione non ha fatto niente per migliorare la qualità urbana e l’accoglienza della città. L’unica iniziativa promossa è statol’esperimento dei chioschi, “Lungo il mare di Roma”, goffa operazione che ha provocato solo danni”. “Le istanze ideologiche, dunque, servono per coprire i danni causati dalla carenza di visione strategica e turistica e dalla mancanza dei relativi strumenti”, prosegue Renato Papagni: “Un esempio: la stampa denuncia il disagio causato dai parcheggiatori abusivi ad Ostia per la prima domenica di primavera. Questo accade perché il Lido di Roma aspetta da 20 anni un Piano Parcheggi da parte di Roma Capitale. Gli avvocati di Federbalneari Roma sono già pronti per avanzare la richiesta dei danni. Gli Amministratori devono spiegare alla città perché è opportuno ricorrere alle ruspe e alle demolizioni di strutture per far posto ai varchi, e non addivenire ad un progetto turistico con una pianificazione dell’offerta. E’ stata avanzata richiesta da parte dei comitati di quartiere questa mattina, nel corso della riunione con la Capitaneria di Porto, di poter accedere alla battigia dagli ingressi degli impianti balneari. A tal fine è stata condivisa la mappatura degli impianti presentata da Federbalneari Roma nel 2014, chiedendo all’Amministrazione Comunale di fornire adeguata comunicazione ufficiale. Anche i concessionari balneari vorrebbe una città legale, e non azioni demagogiche senza soluzione di continuità, che hanno solo il fine di avviare processi mediatici e non cambiare l’ordine delle cose”, continua, prima di chiudere con una battuta all’assessore al Demanio Marittimo di Rimini Roberto Biagini: “Voi avete gli alberghi sul lungomare, ed anche i parcheggi sotterranei. Noi abbiamo l’edilizia popolare ed parcheggiatori abusivi”.