Venerdì 1 dicembre la presentazione del libro ‘Cristiani contro’ a Ostia
Tanti autori letterari hanno scritto “contro” la fede in Dio, l’appartenenza alla Chiesa Cattolica e la religione in genere, ma solo perché animati da un ideale “alto” di Dio, Chiesa e religione. Sono i “cristiani contro”. Rivivono nel nuovo libro di Gianni Maritati, giornalista del Tg1 (redazione cultura e spettacolo), che ne fa una carrellata di ritratti essenziali e sorprendenti, ricchi di citazioni dalle loro opere, attraversando i secoli, le opere e gli stili della letteratura italiana. Il titolo è: “Cristiani contro. I grandi ‘dissidenti’ della letteratura italiana da Iacopone a Umberto Eco” (Tau Editrice, Todi 2017). I ritratti vanno da Iacopone da Todi, appunto, a Pier Paolo Pasolini, da Giovanni Boccaccio ad Alessandro Manzoni, da Ludovico Ariosto ad Antonio Fogazzaro, da Giuseppe Gioacchino Belli a Ignazio Silone e a padre David Maria Turoldo. Anche Giacomo Leopardi, Luigi Pirandello e Umberto Eco appartengono, metaforicamente, a questo percorso morale e letterario.
I loro, sono ritratti di “cristiani senza Cristianesimo”, ma profondamente segnati dall’educazione cattolica e dalla cultura religiosa. Tutti - poeti e narratori - che scrivono “contro” perché scrivono “per”: per una fede in Dio più adulta, fresca, sorridente e rinnovata, per una Chiesa Cattolica che fra le tempeste del quotidiano sa restare fedele a se stessa e vive il tempo che le è stato donato nel perpetuo ritorno alle proprie origini evangeliche, per una religione libera e liberata da formalismi e integralismi. Concludono il libro una Appendice dedicata ad alcuni “scrittori dimenticati” ed una puntuale Bibliografia critica.
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