Venezia - Che l’Arte sia libera e che l’Artista debba seguire solo il suo estro senza alcun tipo di condizionamento è una certezza in un Paese colto come l’Italia dove la libertà in qualsiasi forma di espressione del proprio pensiero è garantita. A molti,però, non è piaciuto che Julian Charriere, artista svizzero tedesco, abbia colorato i colombi di Venezia di blu, di rosso e di giallo con un mangime appositamente pigmentato.


E’ certo che l’Arte non può essere categorizzata in schemi fissi ma alle Associazioni che si occupano di  protezione animali questa”colorazione” anomala – seppur del tutto innocua per i colombi – non è piaciuta affatto. Sono state inoltrate le segnalazioni agli Organi competenti di controllo e vigilanza  per verificare se sussiste il reato di maltrattamento agli animali. Ancora una volta gli animali non sono considerati meritevoli di rispetto ma solo “un oggetto” da sfruttare commercialmente.