'Via l'eternit dai palazzi di Ostia': oggi il sit in al porto turistico
Ostia - ‘Contro l’eternit per la vita’. E’ questo lo slogan scelto dal dottor Mauro Dimitri, chirurgo e oncologo presidente dell’associazione Etica, che oggi ha partecipato al sit in da lui organizzato al porto turistico di Ostia per mettere definitivamente al bando l’amianto presente nella nostra città. Presenti comitati e associazioni che per l’occasione si sono ribattezzati semplicemente ‘Cittadini di Ostia’. Indossando t-shirt bianche sulle quali campeggiava la scritta scelta per la manifestazione hanno dato vita ad una iniziativa pacifica. L’eternit, nonostante sia ormai fuorilegge e la legge ne vieti l’utilizzo per la costruzione di edifici e manufatti in quanto responsabile di gravissime patologie tumorali, è tutt’ora presente sulle coperture di palazzi e di strutture grandi e piccole presenti nel territorio del municipio X. “A Ostia, in particolare”, dichiara a Ostiatv il dottor Dimitri, “sugli stabili del lungomare, che hanno trenta, quarant’anni, compresi tra il porto turistico fino alla sede dell’Anffas, che ne è esclusa, ci sono ben due chilometri di eternit! Una vera e propria enclave dannosissima per la salute dei condomini”, spiega. Il dottor Dimitri, che sta conducendo questa battaglia per il diritto alla salute, ha già presentato tre denunce alla procura della Repubblica in quanto “certo della sensibilità su questo problema del dottor Pignatone”.
Nel corso dell’iniziativa sono stati presentati i dati relativi a patologie direttamente connesse con l’esposizione alle micidiali polveri riscontrate a Ostia, proiettabili però nell'intero X municipio con qualche percentuale di aggravamento per la presenza di molte coperture di amianto su diverse strutture. “L'esigenza di prevenzione rispetto ai rischi evidenziati è una dimostrazione di buon senso e di doverosa responsabilità che dovrebbe trovare la disponibilità e l'impegno sia della Asl RmD che dei rappresentanti del nostro municipio, del Comune di Roma e della Regione Lazio, che hanno poteri di intervento”, ha dichiarato Gioacchino Assogna, presidente del comitato Sos soccorso cittadino, tra i sostenitori dell’iniziativa. A denunciare, inoltre, la presenza di amianto nelle strutture attraverso l’utilizzo di laminati è anche l’ingegner Abate, presente oggi al porto.
Il 20 febbraio scorso il parlamentino lidense ha votato all’unanimità la risoluzione presentata dal consigliere della Lista Marchini, Giulio Notturni, per la mappatura degli edifici pubblici nei quali è presente l’amianto. La legge 257/92 che metteva a bando l'amianto come materiale utilizzabile nell'edilizia perché riconosciuto, dalla comunità scientifica, come altamente cancerogeno, seppur non prevedendo l'obbligo di smaltimento di tutto l’eternit presente negli edifici, obbliga ora la Pubblica amministrazione ad effettuare delle periodiche verifiche sul suo stato di conservazione. Ed impone eventualmente di intervenire laddove si ravvisi un pericolo per la salute dei cittadini. Tutto questo non sarebbe possibile senza un'attenta mappatura e verifica dei luoghi dove l’amianto è presente. “Da oggi, grazie a questo documento, sarà più semplice e tempestivo intervenire nelle situazioni critiche, che rappresentano un pericolo per la pubblica incolumità”, spiegò Giulio Notturni a margine della votazione.
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