(VIDEO) Rifiuti, giungle e prostituzione: lungomare di Ostia nel degrado
Ostia - I senzatetto le usano come latrine e discariche. Le prostitute come ufficio. Sono le aiuole del Lungomare Lutazio Catulo a Ostia, immerse da mesi nel degrado più totale. A poche settimane dall'apertura della stagione balneare, questo è lo scenario che i turisti si trovano di fronte sulla passeggiata lidense.
Immagini che registrano la situazione di totale abbandono in cui versa la zona, proprio dove sorge l'Enalc Hotel, istituto professionale della Provincia di Roma, e gli stabilimenti più conosciuti di Ostia. La vegetazione mediterranea è cresciuta a dismisura tanto da rendere irriconoscibili i giardini situati tra via Castiglia e via Vivaldi: i sentieri e le panchine sono stati letteralmente ingoiati dalle piante.
Su alcuni percorsi è assolutamente impossibile riuscire a passare, a causa della giungla che invade i marciapiedi. Numerose anche le palme morenti, devastate dal contagio da punteruolo rosso. Un tappeto di rifiuti poi ricopre tutto. Nelle aree più nascoste si scoprono veri e propri angoli dell'orrore: cumuli di fazzoletti e preservativi, segno che la zona è utilizzata per il mercato del sesso e come bagni pubblici.
Non a caso da queste parti è facile incontrare diverse prostitute all'opera. Questo è il loro territorio. Aspettano i clienti agli angoli delle vie, si appartano in via Corsali e poi tornano al posto di lavoro. Anche in pieno giorno, in un tranquillo martedì mattina sul lungomare di Ostia. Ma il degrado non riguarda solo i giardini del lungomare.
Anche le aiuole spartitraffico sono abbandonate al loro destino: crescono selvagge tanto da invadere le carreggiate del lungomare e rappresentare un serio pericolo per gli stessi pedoni che risultano nascosti alla vista degli automobilisti di passaggio. Ciliegina sulla torta la fontana dello Zodiaco in piazzale Colombo: il biglietto da visita di Ostia è spento da mesi e l'acqua ormai è putrida.
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