Vigili 'assenteisti' a Capodanno: disposta un’indagine interna
Roma – Continua a far discutere la strana ‘epidemia’ che ha colpito i vigili urbani di Roma la notte di San Silvestro: a dare forfait è stato l’83,5% degli agenti. Assenti 8 agenti su 10: chi in malattia, chi a donare il sangue. Un’astensione di massa sintomatica del malessere, se non addirittura della profonda frattura, che si è creata nel corso degli ultimi mesi nei confronti del Campidoglio e dello stesso comandante del corpo della polizia locale di Roma Capitale, Raffaele Clemente. Oggi è stato proprio il comandante Clemente a conferire l’incarico formale al vice comandante, Raffaella Modafferi, di “procedere con un’indagine interna, da chiudere nel più breve tempo possibile, volta all’acquisizione di ogni utile elemento per quanto riguarda la vicenda delle assenze dal servizio degli agenti della Polizia locale di Roma Capitale nella notte tra il 31 dicembre 2014 e il 1 gennaio 2015”.
“La verifica”, comunica in una nota il Campidoglio, “dovrà quindi accertare, avvalendosi se necessario anche del supporto dei dirigenti delle UU.OO di Gruppo, le reali dinamiche delle assenze e le posizioni soggettive di ogni singolo dipendente, attraverso tutta la documentazione possibile e necessaria”. Secondo il comandante, l’indagine avrebbe un duplice obiettivo, portare alla luce la verità e metterla a conoscenza delle autorità interessate: quella giudiziaria (nel caso si ravvisassero reati penali), quella amministrativa (per uso e valutazioni interne) e, infine, quella di garanzia (Garante degli scioperi). Raffaele Clemente aveva condannato “l’atteggiamento di quanti hanno cercato di sabotare, con una diserzione numerica assolutamente ingiustificata. Le divergenze sorte nelle ultime settimane o mesi sul fronte della rotazione degli agenti o sulla definizione del salario accessorio non dovrebbero essere prese a pretesto per venir meno alla propria professionalità e ai propri doveri” e aggiunto che “ogni eventuale condotta illecita sarà sanzionata amministrativamente”.
Del clamoroso assenteismo si sono interessati anche il premier Matteo Renzi e il ministro della pubblica amministrazione Marianna Madia, che hanno deciso di scendere in campo. Marianna Madia ha “attivato l’ispettorato per accertare le violazioni” sollecitando “azioni disciplinari” nei confronti degli “irresponsabili”, da punire. Il presidente del consiglio, invece, aveva twittato proprio a Capodanno la notizia dell’assenteismo in quanto quello che è accaduto è diventato un caso. “Ci volevano questi episodi per far rendere conto a Renzi che esiste un problema Polizia locale, sono anni che chiediamo ai governi una legge di riforma: oggi siamo considerati come semplici impiegati comunali, alla stessa stregua di chi rilascia i timbri all’anagrafe, le regole di legge e contrattuali volute dai Governi e dai Parlamenti ci dicono che non abbiamo nulla a che fare con la sicurezza, ovviamente fatto salvo quando gli serve: come nelle partite di calcio, la notte di Capodanno, per il controllo degli immigrati e per buttare giù le baracche abusive”, ha commentato Stefano Giannini, segretario romano del Sulpl, replicando a Renzi. “Lo scontro tra Marino e la Polizia locale”, ha concluso Stefano Giannini, “è proprio figlio di questo disordine legislativo e contrattuale: quando si ha il contratto di lavoro di chi sta dietro ad uno sportello e non gli si riconoscono neanche i rischi, non lo si può poi obbligare a fare il lavoro e i turni come se fossero dei poliziotti. E a dirlo ai Governi è anche il Consiglio d’Europa dal 2004, suggerendo gli stessi temi che chiediamo noi. Se anche Marino e Clemente, invece di fare con noi come i capponi di Renzo de I Promessi Sposi, ci avessero aiutato a far cambiare le regole generali, probabilmente episodi come questi non sarebbero successi”.
Durissimo il Codacons contro lo sciopero messo in atto dai vigili urbani della capitale a capodanno. "Stiamo predisponendo un esposto in Procura e studiando le possibili azioni legali contro gli agenti della polizia municipale di Roma responsabili delle assenze di massa l'ultimo dell'anno”, spiega il presidente Carlo Rienzi: “Riteniamo inaccettabile quanto accaduto e crediamo che la magistratura debba accertare il comportamento dei vigili urbani, allo scopo di verificare eventuali profili penalmente rilevanti ai danni dei cittadini e della pubblica sicurezza". Per il Codacons, inoltre, è necessario fare chiarezza anche sui certificati per malattia rilasciati dai medici in favore degli agenti assenteisti, allo scopo di accertare la piena regolarità di tali atti.
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