X Municipio - Il Presidente dell'Associazione Villaggio Africa, Marco Salvi, ha inoltrato alle autorità municipali e comunali una richiesta di informazioni relative all'area di proprietà comunale situata all'angolo tra Viale dei Romagnoli e Via Fra' Andrea di Giovanni (X Municipio) in cui, tra lo scorso venerdì 20 giugno ed il successivo sabato 21, per alcune ore un piccolo mezzo meccanico ha operato lo sfalcio della superficie, ricomponendo un mucchio di spazzatura, già realizzato nel 2012 al centro dell'area con operazione analoga, e producendo ex-novo un cumulo di sfalci su uno degli angoli.


Considerato che:


- tale area comunale è oggetto dell'ordinanza sindacale di sgombro n° 105 del 15-4-1997 e del Prot. 9693 del 6-5-2004 del III Dipartimento del Comune di Roma con cui questa Amministrazione ne è formalmente rientrata in possesso, mentre in realtà sembrerebbe tuttora a disposizione di altri (tra cui sbandati, senza fissa dimora, tossicodipendenti), nonostante il tempo trascorso e le molteplici segnalazioni agli Uffici competenti;
- la stessa area è inoltre oggetto della D. D. n° 514 del 15-3-2002 dell'U.O.T. dell'ex Circoscrizione 13 che determina la demolizione delle opere abusive ed “il ripristino del precedente stato dei luoghi”, mai eseguita;
- con Prot. CO/94568 del 3-12-2002 dell'U.O.T. dell'ex XIII Municipio viene indicato, tra le concause degli allagamenti presso le abitazioni attigue, la presenza “di un rilevato e di scarichi abusivi presenti nell'area comunale”;


è stato quindi richiesto, ad ognuno per la propria competenza:
- a quale titolo, con quali autorizzazioni ed a quale scopo si è svolta l'operazione di concentramento di cumuli di rifiuti del 20 e del 21 giugno scorsi;
- di verificare quali siano gli impedimenti che determinano la mancata esecuzione degli atti che ordinano la demolizione dei manufatti abusivi ed il ripristino dello stato dei luoghi e quindi una reale bonifica dell'area;
- di accertare eventuali responsabilità che ostacolano il ripristino della legalità, del decoro urbano ed il diritto alla salute degli abitanti dell'adiacente comprensorio.


La foto mostra in primo piano (sulla sinistra) presunte lastre di eternit lasciate a decomporsi sotto l'azione degli agenti atmosferici e sullo sfondo il cumulo di rifiuti, giacente lì da anni e ricomposto nei giorni scorsi su proprietà comunale.