Ostia – E’ al terzo giorno di sciopero della fame Marco Salvi, presidente dell’associazione Villaggio Africa dal nome del comprensorio dell’hinterland di Ostia adiacente Dragoncello. Alla base della protesta la mancata bonifica di un’area comunale tra viale dei Romagnoli e viale Fra’ Andrea di Giovanni sulla quale sono presenti una discarica e due manufatti abusivi che contribuiscono all’allagamento delle abitazioni. “Ad oggi, dopo il primo giorno di sciopero della fame a piazza del Campidoglio, ‘incassati’ soltanto due ‘pizzini’ dal comune e l’invito dei vigili ad andar via, senza che si sia fatto vivo il responsabile dell’Ufficio per i rapporti con i cittadini, e dopo due giorni davanti alla sede del municipio X, senza aver ottenuto alcuna risposta istituzionale, intendo proseguire ad oltranza nella mia protesta”, spiega l’esponente del direttivo a Ostiatv, prima di recarsi a piazza Capelvenere, ad Acilia, dove è stato invitato dal Coordinamento dei comitati di quartiere dell’entroterra.

 

Ieri sera e stanotte li ho sentiti i crampi allo stomaco, oh se li ho sentiti... Però stamattina sono andato in municipio per conoscere i risultati della riunione di giunta che, tra i percorsi politico-burocratico-istituzionali, è l'unico praticabile”, racconta Marco Salvi, riferendo anche dell’impegno di Sandro Lorenzatti, vicepresidente e assessore alla cultura del X Municipio, di portare all’attenzione dei colleghi il problema di Villaggio Africa. “Ma il risultato è stato comico”, prosegue: “E mi assumo la responsabilità di quello che dico visto che stamattina ho detto loro che sono ‘ridicoli’. Lorenzatti mi ha infatti annunciato la convocazione lunedì 21 luglio del Consorzio di bonifica Tevere e Agro romano. A che scopo visto che il Cbtar non c’entra? A questo punto il vicepresidente mi ha ufficialmente convocato per essere ascoltato martedì 22 luglio alla commissione ambiente del Municipio, cosa che avevo formalmente chiesto a settembre 2013! Insomma, in dieci mesi non sono stati in grado di convocare né una commissione ambiente né una patrimonio. Ecco dunque la strategia curata da un paio di consiglieri municipali: "Fare l'audizione in commissione ambiente e rinviare all’assessorato al bilancio il tema della priorità dell'abbattimento dello stabile abusivo. Credo che con l'approvazione prossima del bilancio il municipio possa avere i fondi"”.  

 

“Eppure gli atti esistono già”, continua: “c’è una determinazione dirigenziale e l’ordinanza del sindaco per lo sgombero dell’area che risalgono al 2004: evidentemente i documenti giacciono impolverati in qualche cassetto. Stamattina ho visto passare gli assessori Giacomina Di Salvo, Emanuela Droghei e Marco Belmonte, l’unico a fermarsi per chiedere come stessi. Per il resto, il ‘nulla’. Ho ricevuto la solidarietà dei cittadini e dei comitati ma quanto ai consiglieri, anche quelli dell’opposizione che l’anno scorso erano al governo, preferisco stendere un velo pietoso”, conclude. Marco Salvi da domani continuerà il suo sciopero della fame a casa, sotto la sorveglianza del medico.


“Piena solidarietà a Marco Salvi  per la  battaglia di legalità e trasparenza che sta conducendo nei confronti del Municipio X” è stata espressa dall’associazione Labur di Ostia. “Una discarica dimenticata da anni che contribuisce a far allagare le abitazioni del piccolo quartiere”, spiegano: “eppure basterebbe un piccolo intervento per evitare danni di migliaia di euro che ogni anno si ripetono. Un municipio come quello di Ostia che ha interi quartieri a rischio idrogeologico non può essere lasciato in balìa di amministratori incapaci e di uffici inefficienti. Marco sta facendo lo sciopero della fame: noi faremo tutto il  possibile per sostenerlo anche condividendo su facebook la sua iniziativa”.