Violenza sulle donne, la presidente Boldrini fa visita a Chiara
Casalbernocchi – Sono ormai trascorsi venti giorni dal brutale pestaggio subito da Chiara Insidioso Monda, la ragazza di 19 anni ridotta in fin di vita dal convivente, Maurizio Falcioni, un muratore di 35 anni probabilmente sotto l’effetto di sostanze stupefacenti nel loro appartamento di Casalbernocchi, ma la società civile non dimentica. Ieri la presidente della Camera, Laura Boldrini, e l’onorevole Sel, Celeste Costantino, sono state all’ospedale San Camillo di Roma a far visita a Chiara e a portare conforto ai suoi genitori, al capezzale della figlia. “Chiara da due settimane lotta per la vita dopo le botte del compagno”, ha detto la presidente Boldrini: “Sono venuta da lei perché la violenza di genere non è un fatto privato, ma è una violazione dei diritti umani, come afferma la Convenzione di Istanbul, e dunque come tale va trattata. Dobbiamo uscire dalla mentalità secondo cui i panni sporchi si lavano in famiglia”. Le esponenti politiche, come scrive sulla sua pagina facebook Manuela Campitelli, giornalista e presidente dell’Associazione Punto D di Ostia, impegnata da un anno nel controllo al femminicidio e alla violenza di genere, hanno voluto passare per Sportellodonnah24.
“E’ bello vedere che qualcuno capisce tutti gli aspetti della violenza contro le donne: quello umano, quello politico, quello della punizione, quello culturale”, dichiara Manuela Campitelli. “E' bello constatare che ci sono persone che si interessano davvero all'entità del fenomeno della violenza contro le donne, al lavoro di BeFree, all'organizzazione dello Sportello. Persone che non si limitano a strapparsi i capelli di fronte al femminicidio e a tutto quello che comporta, ma che si vogliono impegnare a provocare i cambiamenti necessari per contrastare il fenomeno. Davvero. Grazie Presidente Boldrini, grazie On.le Costantino!”.
Ed intanto dal reparto di neurochirurgia, il Lancini, dove la giovanissima è ricoverata in rianimazione, ci sarebbero delle novità. Delle buone nuove. Innanzi tutto Chiara è ancora viva, nonostante le fosche previsioni. E per il papà e la mamma è un miracolo. I medici erano stati pessimisti, infatti, e viste le sue gravissime condizioni al momento del ricovero li avevano preparati al peggio. Ma forse, e lo speriamo vivamente per lei e la sua famiglia, la crisi è stata superata. E anzi la ragazza starebbe reagendo: muoverebbe le palpebre e le braccia. In particolare Chiara, che è collegata ad una sofisticata apparecchiatura, avrebbe avuto un’accelerazione dei battiti cardiaci e della pressione quando il papà, il signor Maurizio, un impiegato di 42 anni con il quale condivide il tifo e la passione per la Lazio, le avrebbe cantato ‘So’ già du’ ore’. Nei prossimi giorni la giovane sarà sottoposta ad una tac per capire quali conseguenze abbia avuto: i sanitari, inizialmente, avevano affermato che anche se fosse sopravvissuta avrebbe riportato danni tali da avere una non esistenza. Uno stato vegetativo permanente. Ma non è detto debba essere così. In tanti pregano e fanno il tifo per questa ragazza giovanissima, bella, che ama gli animali e che aveva conosciuto il suo aguzzino al parco. Chiara, un lieve deficit cognitivo, e dunque fragile e delicata, era rimasta vittima di quest’uomo tanto più grande di lei. Un tipo noto per essere un violento, che non aveva risparmiato percosse anche alla sua ex, e che all’inizio dell’anno era stato arrestato dai carabinieri di Ostia per resistenza a pubblico ufficiale e detenzione di droga. Il padre di Falcioni, che è a Rebibbia con l’accusa di omicidio volontario, esasperato è sbottato: “E’ un delinquente! Dovrebbero lasciarlo in carcere e buttare la chiave!”. Lui, da parte sua, dopo aver tentato di negare ogni addebito, avrebbe poi riferito ai magistrati di aver massacrato di botte Chiara ‘per gelosia’.
Per tutto il pomeriggio di domenica 2 febbraio i vicini lo avevano sentito urlare e inveire contro la povera 19enne prima che calasse un silenzio agghiacciante. Poi, lui, si era rivolto ai vicini chiedendo aiuto e affermando che la sua compagna era rimasta vittima di un malore. Ma agli inquilini, e poco dopo ai carabinieri e ai sanitari del 118, si era presentata una scena raccapricciante, con la giovane esanime a terra, la testa pesta e piena di ferite. La vicenda di Chiara non è stata affatto dimenticata, come è giusto che sia. A fare il tifo per lei c’è tutta la Curva Nord dello stadio che le ha dedicato uno striscione in occasione del derby con la Roma, domenica 9 febbraio. E le associazioni, i comitati e i cittadini che dieci giorni fa sono sfilati in silenzio, con le fiaccole accese, per le vie di Casalbernocchi. Oggi, purtroppo, la notizia di una nuova aggressione ai danni di una donna di Ostia, incinta, da parte dell’ex compagno, tutt’ora ricercato dalla polizia.
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