Violenza sulle donne, al pronto soccorso dell’ospedale arriva il ‘Codice Rosa’
Roma – Al pronto soccorso degli ospedali del Lazio arriva il ‘Codice rosa’. Si tratta di un vero e proprio percorso privilegiato per le donne vittime dei casi di violenza che quando giungeranno negli ospedali, oltre a ricevere le cure del caso, godranno della giusta privacy. Un servizio dedicato, sollecitato da tempo dalle associazioni, dalle sigle sindacali e dalla società civile. Per le vittime si porrà come punto di riferimento al quale denunciare abusi, violenze fisiche e morali. Le donne che subiranno violenze potranno quindi avvalersi di un ‘codice rosa’, che si aggiunge ai ‘bianco, verde, giallo e rosso: ad intervenire personale preparato per riconoscere le vittime.
La procedura è assicurata grazie all’approvazione del protocollo d’intesa ‘Percorso rosa’ da parte della giunta Zingaretti. La Regione Lazio si schiera dunque dalla parte delle donne. Dopo il via libera da parte della V commissione del consiglio regionale alla proposta di legge sulla violenza di genere, che a breve approderà in aula, il presidente Nicola Zingaretti su twitter dichiara: “Quando una donna subisce violenza non deve essere lasciata sola. Per questo nei pronto soccorso degli ospedali, oltre ai codici tradizionali, come bianco, verde, giallo e rosso, abbiamo aggiunto il codice rosa, grazie al quale le pazienti vengono trasferite in apposite sale riservate dove possono trovare aiuto, ascolto, tutela e protezione. Quando c'è una violenza il primo passo è spezzare la solitudine che circonda le vittime”.
Per questa ragione le Asl, le questure, l'istituto dei sordi e le prefetture costituiranno un team di operatori che collaboreranno tra di loro per i casi di violenza che giungeranno in ospedale. Le strutture saranno attrezzate con spazi idonei utili ad assicurare tanto le cure quanto la privacy. Dopo le terapie, le donne continueranno ad essere assistite gratuitamente da psicologi, legali e assistenti sociali. “La proposta di legge mira a potenziare il complesso dei servizi a sostegno delle donne vittime di violenza attraverso una presenza omogenea dei centri antiviolenza e delle case rifugio in tutto il territorio regionale e l'introduzione di nuove forme di sostegno, come case di semiautonomia e percorsi di reinserimento sociale e lavorativo”, spiega una nota della Regione Lazio. “La funzione di coordinamento tra istituzioni, enti pubblici e privati e associazioni viene affidata - assieme alla promozione della "rete regionale antiviolenza" - a una Cabina di regia istituita presso la Presidenza della Regione, mentre il nuovo 'Osservatorio sulle pari opportunità e la violenza di genere' si occuperà di monitorare i dati, svolgere indagini ed elaborare progetti. Spetterà poi alla Giunta predisporre il Piano "attuativo degli interventi e delle misure contro la violenza sulle donne", di durata triennale. Prevista, infine, l'attivazione di campagne di sensibilizzazione, progetti con le scuole e appositi programmi di recupero per gli uomini maltrattanti. Il tutto sarà sostenuto da uno stanziamento complessivo di un milione di euro”.
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