Ostia antica - "In questo giorno si ricorda la giornata contro la violenza sulle donne e sulla parte debole, spesso compiute tra le quattro mura domestiche. Quasi tutti conoscono qualche donna che è stata vittima oppure esse stesse lo sono state". E' questa la riflessione di padre Agostino  Ugbomah, parroco della chiesa di Sant'Aurea, a Ostia antica, in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne.

"Oggi tante vittime hanno trovato il coraggio di denunciare questi gesti orribili. Purtroppo, più di qualcuna non ce l'ha fatta a raccontare la propria situazione perché hanno perso la vita! Le notizie di cronaca anche nel nostro territorio ci fa capire che non è una cosa lontana da noi. Tante donne - spiega il sacerdote -  sono vittime di un sistema che legittima o, almeno, non punisce queste violenze. Qualcuna addirittura è vittima di un delitto d'onore da padre dei familiari! Al di là dei diversi fattori che la possono provocare, quali, lo stress, l'esaurimento nervoso, la gelosia, la rabbia, i litigi domestici, ecc., un messaggio da far sentire è, in primo luogo, il rispetto per l'altro. Il rispetto deve valere anche dove l'altra parte non è in grado di far valere i propri diritti! L'altro merita il rispetto semplicemente perché esiste come persona. Dall'altra parte una cultura da insegnare, promuovere e far crescere è che non si alza la mano contro l'altro! L'altro non può essere usato per un pugno e nemmeno come bersaglio contro cui lanciare gli oggetti! Mentre auspichiamo che nessuno sia complice di questi gesti ignobili, siamo", conclude Padre Agostino.