La vittima, una 48enne romana, che si trovava alla guida della propria auto su via Pontina, nei pressi di Castel Romano, notando le pattuglie della polizia locale ha pensato di chiedere loro aiuto

 

Roma - Un passato fatto di violenze che avevano portato il suo compagno a scontare sette mesi di carcere già a partire dall'agosto dello scorso anno. E’ la storia di Irma, nome di fantasia, 48enne italiana che, dopo aver messo da parte le violenze subite dall'ex compagno, aveva deciso di concedergli un'altra possibilità riprendendo la convivenza e volendo credere alle sue promesse di cambiamento. 

Una decisione che l'ha portata, però, a vivere l'ennesimo inferno. S.A., 42enne italiano, ha infatti ben presto ricominciato a picchiarla, pretendendo che lei soddisfacesse bisogni materiali e sessuali e minacciandola di morte se si fosse rifiutata. 

Ieri pomeriggio l'ennesimo episodio di violenza. Mentre era alla guida della sua Lancia Y su via Pontina è scoppiato l'ennesimo litigio dove l'uomo ha iniziato a colpirla e, incurante del rischio di incidente stradale, le ha puntato un coltello contro il costato. Accorgendosi della presenza delle pattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale in servizio presso il campo nomadi di Castel Romano, la donna le ha raggiunte con una manovra repentina scatenando l'ennesimo scoppio d'ira del 42enne che ha sfogato la propria rabbia persino nei confronti degli agenti che si erano frapposti a tutela dell'incolumità fisica della donna. 

Condotto presso gli uffici della U.O. Spe (Sicurezza Pubblica Emergenziale) dalle pattuglie intervenute, l’uomo, dopo essersi dichiarato assuntore di cocaina e con un importante vissuto criminale alle spalle con  precedenti penali per reati di furto, lesioni personali, appropriazione indebita, minacce e violenza carnale, ha dato nuovamente in escandescenza, rivoltandosi contro i caschi bianchi presenti che hanno così dovuto richiedere l'intervento di personale sanitario per procedere alla sedazione.

Dopo aver confortato la donna, ancora in stato di shock e aver richiesto un nuovo intervento di personale sanitario per la medicazione dei colpi subiti, è stata immediatamente attivata dai vigili la procedura ‘codice rosso’ prevista per le donne vittime di violenza. 

Per l'uomo, dopo un iniziale periodo di piantonamento presso il Policlinico di Tor Vergata, si sono aperte le porte del carcere. 

Sull'episodio è intervenuto il Sulpl (Sindacato Unitario Lavoratori Polizia Locale) che, attraverso il segretario romano Marco Milani dichiara: “Ancora una volta l'immediato e professionale intervento dei colleghi in quelli che possiamo definire veri e propri crimini efferati che quotidianamente si consumano nelle strade delle grandi metropoli,  testimonia come le Polizie Locali siano presenza in divisa  ormai prevalente nei territori urbani e punto di riferimento al quale i cittadini si rivolgono nelle quotidiane emergenze. Purtroppo a questa vera e propria funzione di Forza di Polizia, sebbene ad ordinamento locale, continua a non esserne accordato il relativo riconoscimento giuridico. Torniamo a chiedere al Governo Meloni una coraggiosa legge di riforma che equipari le Polizie Locali ai colleghi delle altre forze dell'ordine e al Sindaco Gualtieri una contrattazione adeguata che valorizzi e distingua le diverse responsabilità, rischi e competenze, rispetto al resto degli impiegati comunali" conclude Marco Milani.