I carabinieri hanno scoperto che tre persone, una coppia di sessantenni e un ragazzo, denunciati per furto aggravato in concorso di energia elettrica, avevano realizzato tre allacci abusivi alla rete elettrica per alimentare alcuni dispositivi informatici utili all’attività di cosiddetto ‘mining’ per la creazione di criptovalute


Vitinia (Rm) – Scoperti degli allacci abusivi per alimentare i dispositivi necessari per la creazione di criptovalute: furto per oltre 500mila euro. E’ quanto hanno scoperto i carabinieri della Stazione di Vitinia nell’ambito di un articolato servizio di controllo del territorio volto ad accertare fenomeni di allaccio abusivo alla rete elettrica. Al termine dell’attività sono stati denunciati a piede libero tre cittadini romani, una coppia di 63 e 61 anni, e un 28enne.

 

In particolare, i militari hanno scoperto che i tre avevano utilizzato due cantine di un complesso residenziale a largo Benito Jacovitti, dove avevano realizzato tre allacci abusivi alla rete elettrica Areti che servivano ad alimentare alcuni dispositivi informatici utili all’attività di cosiddetto ‘mining’ per la creazione di criptovalute.


A seguito di ulteriori controlli è emerso che gli indagati, dal 2019, avevano sottratto indebitamente energia elettrica per un danno economico pari a 558.145 euro.


Il materiale informatico è stato sequestrato mentre i tre sono stati denunciati a piede libero per furto aggravato in concorso di energia elettrica.