Partenza prevista il 18 dicembre da Piazza San Vittore a Rho per Heart for Bor, la seconda Avventura dei Wacky Racers, che ha lo scopo di sostenere la Clinica Bor, ospedale pediatrico gratuito a Bissau per le famiglie che non possono permettersi la sanità pubblica. Per finanziare parte delle spese di viaggio il team ha pubblicato il libro fotografico ‘Non tutti i Mali vengono per nuocere’ (Bellavite Editore, 16€), che ripercorre attraverso le immagini e i testi estrapolati dai diari di viaggio le tappe principali e le esperienze più significative del Dogon Challenge 2010.

Un pizzico di follia, la passione dei viaggi on the road e la voglia di provare ad aiutare concretamente nello sviluppo di progetti umanitari, senza limitarsi a staccare un assegno. Questi gli ingredienti che hanno spinto nel 2010 i Wacky Racers, gruppo di piloti non professionisti liberamente ispirato ai fortunati personaggi creati da Hanna&Barbera negli anni sessanta, a mettersi in gioco per vivere un'avventura mozzafiato alla scoperta di nuovi luoghi, nuovi Mondi e nuovi modi di viaggiare, ma soprattutto con la finalità di supportare progetti di beneficenza in Paesi in via di sviluppo

Simona Marsella, 33 anni, di Ostia, è l’anima romana del gruppo nonché curatrice del sito del gruppo insieme a Teamcode s.r.l. , principale sponsor dei Wacky Racers, “Ebbene si, ci risiamo. Dopo l’esperienza più che positiva dello scorso anno con il Dogon Challenge, quest’anno riparto per l’Africa insieme ai miei compagni, questa volta con destinazione Guinea Bissau. Il sorriso dei bambini del Mali è qualcosa che mi ha toccato veramente, riempiendomi di gioia e ripagandomi ampiamente delle difficoltà del viaggio. Partecipare attivamente a iniziative di solidarietà e poter toccare con mano il risultato del nostro impegno,  penso sia il modo migliore per dare il mio contributo. “

L’Avventura dello scorso anno si chiamava Dogon Challenge, un viaggio di oltre 8.000 Km da Milano a Bamako, capitale del Mali, per portare una Punto 55S del ’97 in dono all’Associazione Abarekà Nandrée che in città ha costruito una scuola comunitaria. Dopo averla portata a termine con successo e arricchiti da tutte le emozioni e gli incontri che il viaggio ha regalato loro, i Wacky Racers hanno deciso di non lasciare che quell’esperienza rimanesse solo un bel ricordo, ma di ripeterla allungando il tiro con un viaggio a scopo benefico interamente pensato e organizzato da loro. E’ nato così Heart for Bor, progetto di viaggio a sostegno dell’Associazione ONLUS Progetto Anna e con destinazione la Guinea Bissau, dove si trova la clinica pediatrica Bor.

Ancora Africa dunque, in un viaggio che calcherà le strade di 2 continenti e 7 Paesi per circa 7.000 Km, alla scoperta degli angoli più remoti del continente Nero – fra cui l’entroterra Mauritano e le Isole Bijagos, patrimonio dell’Unesco – entrando in contatto con le realtà locali. Obiettivo dei Wacky Racers, infatti, è anche quello di promuovere tipologie di viaggio a basso impatto ambientale e a una dimensione più ‘umana’, in cui entrare in contatto con i territori che si attraversano per raggiungere la propria meta.

Il team quest’anno raddoppia anche in termini numerici. Oltre a quattro dei cinque membri della squadra originaria, infatti, l’edizione 2011 vede la partecipazione di altri sei ragazzi che hanno deciso di contribuire attivamente al progetto. Stefania, Simona, Matteo, Aurore, Enrico, Pietro, Sofia, Thomas, Fabrizio e Antonello, questi i nomi dei partecipanti che porteranno a Bissau due auto per Progetto Anna: una Land Rover Freelander, che potrà essere utilizzata come ‘navetta’ dai medici e dagli operatori che lavorano nella Clinica Bor, e l’erede dalla ‘Freccia del Deserto’ dello scorso anno, una Citroen Saxo del 2005, che sarà donata alla diocesi di Bissau sostenuta dall’Associazione.

Come lo scorso anno, infatti, la beneficenza rimane l'aspetto fondamentale di questa folle corsa, che la rende ancora più speciale e incredibilmente unica. Progetto Anna è una ONLUS con sede a Rho (Milano) che negli ultimi 10 anni ha supportato la costruzione della Clinica Bor, ospedale pediatrico gratuito promosso da Padre Ermanno Battisti, e finanziato la formazione accademica e professionale in Italia di medici locali ora rientrati in Guinea Bissau per operare all’interno della clinica. L’obiettivo degli ultimi quattro anni è stato quello di rendere la struttura funzionante a pieno regime, per farla diventare un punto di riferimento per tutta la popolazione della zona.

Maggiori informazioni sulle possibilità di sponsorizzazione e sostegno al team, sugli eventi in programma e sulle modalità di ordine e acquisto del volume ‘Non tutti i Mali vengono per nuocere’ sono disponibili sul sito www.wackyracers.it.

Il Team in breve

Stefania Arienti: 29 anni, brianzola originaria di Lissone, appassionata di viaggi on the road, fotografia, auto e scrittura creativa. Lavora nel campo della comunicazione, occupandosi in particolare di brand management e ufficio stampa. E' l'organizzatrice del team.

Simona Marsella: 33 anni, di Ostia, appassionata di viaggi, nuove tecnologie, fotografia e calcio. E' un ingegnere delle telecomunicazioni e ha curato tutto lo sviluppo del sito Wacky Racers insieme a Teamcode. E' l'esperta di new media del gruppo.

Matteo Maj: 32 anni, originario di Milano ma da anni residente sulla sponda bergamasca del lago d'Iseo, appassionato di auto, barche, design, fotografia e fumetti. Ha il proprio studio di product design e lavora principalmente nel campo della nautica, ha disegnato lui il logo dei Wacky Racers. E' il 'primo meccanico' della squadra.

Aurore Martignoni: 32 anni, di origine belga ma bolognese d'adozione, appassionata di fotografia, viaggi, integrazione fra le culture e arte. E' una fotografa freelance e si occupa in particolare di reportage. E' la pr del team.

Enrico Garavaglia: 27 anni, di Rho, anche lui partecipante del Dogon Challenge 2010, ma sul mezzo del Team Tum Tam Marbella. È ‘nipote’ di Gabriella, Presidente di Progetto Anna ed è stato lui a coinvolgere i Wacky Racers in questa nuova Avventura. Si occupa di finanza, ma appena può scappa in montagna a praticare qualsiasi attività a essa correlata. È il nuovo fundraiser del gruppo.

Thomas Pagani: 28 anni, di Rho, si descrive come indisponente, scontroso e accigliato, ma nonostante l’apparenza da ‘perfetto compagno di viaggio’ è stato accolto con entusiasmo nel team. È fotografo di interni, design e architettura e photo editor per un web-magazine. Quando non è impegnato a scattare o a mangiare si allena per prepararsi a una maratona. È il ‘bastian contrario’ del team.

Sofia Spinelli: 27 anni, di Rho, è un’idealista convinta di poter innescare scintille di cambiamento e stimoli nella varia umanità che affolla il nostro mondo. Lavora nei Servizi Sociali, le piace leggere, lavorare a maglia, stare in mezzo alla natura, andare al cinema e fare sport. È la ‘coscienza’ della squadra e la reperitrice  di giochi da portare ai bambini della clinica.

Pietro Porro: 27 anni, di Rho, appassionato di arrampicata sportiva e alpinistica. È educatore professionale in una comunità per disabili motori e collabora con il progetto Quarto Posto, luogo di aggregazione popolare nel cuore della periferia milanese di Quartoggiaro. È il secondo fundraiser del team.

Fabrizio Fallani: 39 anni, di Roma, appassionato di scacchi, nuoto e mountain bike. Collega di Simona, si occupa anche lui di telecomunicazioni, ama le sfide e spera ancora di trovare la formula magica che possa risolvere i grandi problemi del mondo. Data l’età, è (o quanto meno dovrebbe essere) l’elemento responsabile del gruppo.

Antonello Fusé: 26 anni, di Magenta, appassionato di motori ama anche di arte e design industriale. Con Resign, un movimento di giovani ‘alchimisti’ del design, ha trovato finalmente la sua strada nel mondo e si occupa del recupero di oggetti di uso comune per riutilizzarli come complementi di arredo e oggetti d’arte. È l’artista ma, in virtù delle sue conoscenze, anche il secondo meccanico del team.