Pittsburgh - La scorsa puntata di Raw s'è svolta nella città natale di Kurt Angle, campione olimpico di lotta libera a Atlanta 1996 (da qualche anno il diretto interessato combatte nella TNA). Il Consol Energy Center ha visto la bellezza di nove incontri. Le contese singole s'aprivano con la vittoria di Daniel Bryan sul Campione Intercontinentale Wade Barrett, per proseguire con quella di Dean Ambrose su Stardust ed il trionfo d'Alexander Rusev ai danni di Curtis Axel. Come è normale che sia, spetta alle Divas il "compito" di "far calare il sipario" sugli uno contro uno ma stavolta, contrariamente al solito, ci sono stati 2 matches: nel primo l'ex campionessa AJ (con la sua amica Paige a bordo ring) ha battuto Summer Rae (che aveva Eva Marie e Cameron a bordo ring), nell'altro Naomi s'è portata sul 2 0 negli scontri diretti con Natalia Neidhart. La lottatrice canadese, tuttavia, non ha potuto tornare nel backstage, perchè la prima gara di coppia vedeva impegnati suo marito Tyson Kidd ed Antonio Cesaro, cioè i Campioni di Coppia, contro i New Day, ovvero Big E Langston e Xavier Woods (con Kofi Kingston pure lui a bordo ring): ad avere la meglio sono stati questi ultimi. "Se Atene piange, Sparta non ride", recita un famoso proverbio. Infatti, anche gli ex iridati, i gemelli Uso, devono "leccarsi le ferite", causa lo "stop" imposto dai Los Matadores. Decisamente non è serata per quelli dell'Authority: per la gioia di tutto il WWE Universe, prima Ryback ed Erick Rowan riescono ad aver ragione di Kane e Big Show (ex Campioni Mondiali di Coppia, quando ancora esistevano due cinture per questa "divisione"), poi il vincitore della Royal Rumble Roman Reigns si prende la gloria nel main event, nell'handicap match che lo vedeva opposto a Mister Money In The Bank Seth Rollins ed a Randy Orton. Ma i "guai", per l'ex componente dello Shield, non erano ancora finiti: esasperato dall'atteggiamento del suo tag team partner, The Apex Predator (Il Predatore Supremo) ha deciso d'attaccare The Architecte molto pesantemente, tanto da fargli spaccare il tavolo dei commentatori con la sua Finisher, la famosissima RKO (iniziali del nome dell'atleta), guadagnandosi, così, gli applausi di tutto il pubblico della Pennsylvania presente.