Ostia - 67 donne in 4 mesi hanno chiesto aiuto a Codice Rosa, lo sportello aperto presso l'ospedale Grassi di Ostia in seguito ai molteplici casi di violenza sulle donne verificatisi nell'ultimo anno nel X Municipio. Un bilancio drammatico che continua ad indignare alcune donne del territorio pronte a denunciare il proprio aggressore grazie al coraggio di non abbassare mai la testa e che vogliono essere di esempio a coloro che invece nella maggior parte dei casi purtroppo tende a mantenere il silenzio permettendo agli aggressori di restare impuniti.

 

Sabato 31 maggio oltre 200 donne insieme a uomini, bambini e bambine guidati dall'associazione Punto D hanno invitato i passanti ad unirsi alla protesta sfilando per le strade di Ostia al suono di musiche e tamburi per dire no ad ogni forma di violenza. Simbolo della manifestazione oltre al rosa, rosso e viola dei cartelloni e delle magliette anche le scarpette rosse che sono state appese ai muri del municipio del mare a memoria di ciò che non dovrà più accadere.  Nonostante ciò dopo l'infermiera Michela Fioretti uccisa a colpi di pistola dall'ex marito, Alessandra Iacullo accoltellata la notte del 2 maggio 2013 a Dragona, Chiara la 19enne picchiata dal fidanzato a Casalbernocchi e ancora in coma ieri un altro caso di violenza questa volta in spiaggia. Una donna di 38 anni che stava trascorrendo un pomeriggio di relax in uno stabilimento balneare del lungomare duilio è stata infatti prima avvicinata dall'ex compagno che nervosamente ha preteso di vedere il figlioletto, poi aggredita con un colpo al petto che le ha provocato una contusione al torace e 21 giorni di prognosi. Secondo la ricostruzione dei bagnanti l'uomo, pregiudicato, prima fuggito a bordo di una canoa è poi tornato sulla spiaggia dove è stato arrestato dai carabinieri per il reato di atti persecutori.