Femminicidio, il X Municipio ricorda Alessandra Iacullo
Ostia - Un anno fa l'ennesimo episodio di femminicidio turbò le donne del X Municipio. La sera del 2 maggio 2013 infatti moriva trafitta da una ventina di coltellate Alessandra Iacullo, la trentenne baby sitter di Dragona trovata in un lago di sangue in via Riserva del Pantano seminascosta dal suo scooter. Inizialmente si pensò ad un incidente stradale poi l'autopsia confermò l'omicidio. Il killer non è stato ancora individuato. Dell'omicidio fu accusato Mario Broccolo, eccentrico pittore di Dragona ed ex di Alessandra, che aveva già scontato una pena di 18 anni di carcere per un delitto commesso ad ostia nel 1990. Per giorni gli agenti della squadra mobile, del commissariato di Ostia e della scientifica lavorarono per ricostruire le ultime ore di vita della baby-sitter,analizzando i tabulati telefonici e ascoltando i testimoni. Da subito, l'ipotesi investigativa seguita era stata quella di un delitto passionale, legato ai rapporti che la aveva con il pittore. Decisivo per l'accusa il ritrovamento del fodero di un coltello in un campo poco distante dal luogo dell'omicidio che sarebbe appartenuto, secondo alcuni testimoni, all'uomo. Per questi motivi Mario Broccolo fu arrestato benché si fosse sempre dichiarato innocente. A novembre del 2013, tuttavia, i giudici della Corte di Cassazione hanno accolto il ricorso presentato dal legale dell’accusato annullando la custodia cautelare di Broccolo. Il killer è dunque ancora a piede libero.
Oggi, come successe lo scorso 18 aprile quando presso il parco intitolato alle vittime di femmicidio l'amministrazione locale ricordò la scomparsa Michela Fioretti, presso la sala del X Municipio, familiari, cittadini, associazioni come Punto D che il 1 giugno manifesterà per le strade del territorio per urlare al mondo "Mai più" violenza di genere e soprattutto consiglieri guidati dal presidente Andrea Tassone hanno reso omaggio alla memoria della giovane di Dragona condannando una volta di più il fenomeno del femminicidio.
“Il X Municipio, con una breve cerimonia, ha voluto esprimere la sua vicinanza alla famiglia di Alessandra Iacullo, perché nessuno deve dimenticare quello che è successo a Dragona esattamente un anno fa, il 2 maggio del 2013. Il compito delle istituzioni è anche quello di ricordare e di sensibilizzare uomini e donne, ragazzi e ragazze perché tragedie come questa non si ripetano. Dobbiamo parlare, raccontare, per costruire una cultura diversa, una cultura per l’uguaglianza di genere che sappia scardinare qualsiasi tipo di discriminazione. Metteremo in campo altre iniziative come i progetti nelle scuole attraverso l’assessorato municipale al welfare e alla salute." hanno congiuntamente dichiarato in aula il presidente Andrea Tassone e l'assessore al welfare e salute Emaunela Droghei.
"Ogni delitto che resta impunito rappresenta la condanna per un'altra donna. In Italia ogni due o tre giorni una donna muore per mano di un uomo, che quasi sempre è un marito, ex-marito, padre, fratello, fidanzato o amante. E' compito delle istituzioni prevenire la violenza di genere, tutelare le vittime e punire severamente i colpevoli. Come amministratori abbiamo il dovere di costruire una rete di protezione composta da enti, associazioni, esperti e volontari. Perché nessuna donna debba sentirsi più sola. Perché nessuna donna debba subire ciò che hanno subito Alessandra, Michela, Chiara e le altre." Ha dichiarato la presidente della Commissione delle elette Monica
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