Ostia - “Con questo progetto, vogliamo istituzionalizzare una iniziativa che in sede di commissione abbiamo portato avanti  con grande entusiasmo ed oggi che siamo alla vigilia della realizzazione pratica di questo elaborato, siamo particolarmente felici e direi, sono commossa. Vi ringrazio di aver portato alla nostra conoscenza una tematica così importante e che coinvolge moltissime persone e di qualsiasi età”. È il saluto del presidente della commissione cultura, Monica Picca che ha presenziato alla conferenza stampa  di presentazione del Progetto del corso di formazione di base Lis (Lingua dei segni italiana).

Associazione culturale ricreativa dei sordi del territorio e municipio XIII, insieme per dar modo, a quanti lo vorranno, di apprendere il linguaggio per poter parlare con gli  audiolesi.

 

In proposito il municipio ha messo a disposizione un locale in largo Capelni italiana venere (civico 2) dove già a partire da sabato prossimo, 24 marzo, dalle 17 alle 19, alcuni componenti dell’associazione, saranno a disposizione per iniziare a programmare i corsi e vedere soprattutto le disponibilità e le richieste.

 

“Si tratta di una prima fase -  ha spiegato Monica Picca - di approccio e coinvolgimento poi pensiamo di portare all’attenzione del consiglio municipale, un ordine del giorno con il quale impegnare il presidente Vizzani ad attivarsi presso gli uffici pubblici, le sedi delle forze dell’ordine, presidi medici ed ospedalieri (questi ultimi potrebbero essere contattati con un sms ) e le scuole. In questo modo, rendendo pubblica questa iniziativa, sarà possibile far frequentare i corsi e preparare persone che ogni giorno possono entrare in contatto con quanti sono sordi”.

 

Alla conferenza stampa  erano presenti il presidente dell’associazione sordi Marta Rinaldi e la segretaria Tiziana Assunta De Luca

 

In proposito, sono circa 500 le persone iscritte all’associazione sordi lidense. A loro vanno aggiunti quanti non sono iscritti e quindi si tratta sicuramente di un dato in difetto. “Il linguaggio dei gesti - ha affermato ancora Picca - da portare nel quotidiano come peraltro dovrebbe essere ed in modo scontato. Così non è all’atto pratico e pensiamo allora a quanti si trovano nella condizione di spiegare ogni giorno con l’altro, o a quanti devono chiedere un soccorso e alle altre mille situazioni. Si parla tanto di barriere e questa attualmente è una barriera che vogliamo iniziare ad abbattere”.