“La delibera sui  piani di zona è un grave colpo alla vivibilità del 13° Municipio.  In generale, sono assolutamente favorevole ad uno strumento che permette di dare una parziale risposta all’emergenza casa, specialmente considerando il fatto che verranno in parte beneficiate persone in attesa di una casa popolare e che molte giovani coppie potranno finalmente acquistare una casa a prezzi agevolati. Nell’entroterra di Ostia, in particolare all’Infernetto, sta però arrivando una colata di cemento che ha dell’assurdo, specialmente considerando il fatto che porterà con sé più di 1500 nuovi abitanti, con ripercussioni immaginabili sulla già soffocante viabilità locale e sul pendolarismo studentesco”: è quanto dichiara l’On Alessandro Onorato, Capogruppo Udc in Campidoglio, rispetto alla votazione di questo pomeriggio in Aula Giulio Cesare della delibera relativa ai Piani di Zona di Roma. Continua Onorato: “ad Acilia-Madonnetta gli alloggi passeranno da 50 a 96; a Casetta Pater da 44 a 53; all’Infernetto nord da 77 a 123, all’Infernetto est da 150 a 202, all’Infernetto ovest da 125 a 158 (il dato complessivo dell’Infernetto porta gli alloggi da 352 a 483). Non sono francamente in grado di comprendere la schizofrenica inversione di marcia della maggioranza in Consiglio comunale e del sindaco Alemanno. Fino a due anni fa, quando An e Forza Italia erano all’opposizione, ricordo molto bene le tesi sostenute proprio da Alemanno e dai suoi colleghi di partito, fermamente contrari, ad esempio, alle nuove cubature previste nei quartieri Infernetto, Casalpalocco- Madonnetta, Dragoncello e Acilia. Certo, quei partiti non ci sono più e sono conferiti nel nuovo soggetto politico Pdl. Alemanno oggi è il sindaco di Roma ed è chiamato a confrontarsi quotidianamente con le responsabilità e con i doveri dell’amministrazione della Capitale. Forse per questo il no di allora alle nuove cementificazioni diventa oggi un sì più che convinto, che prevede l’incremento di oltre il 30 % delle cubature autorizzate! Una decisione, si diceva, proprio difficile da comprendere, osteggiata tra l’altro da un espresso voto del Consiglio del XIII Municipio, fatto che la dice lunga sulla recente retorica fatta sul nuovo decentramento”. Conclude Onorato: “dispiace constare ancora una volta che Piazza della Stazione Vecchia e Campidoglio non si parlano, che il governo del territorio è affidato a procedure emergenziali, che i cittadini verranno posti di nuovo nella condizione di elemosinare i minimi servizi pubblici”.