Sfudicia a Vizzani, l'opposizione spiega i motivi: "Il governo locale ha fallito su tutti i fronti" (VIDEO)
Ostia - Era da tempo che in municipio non si vedeva un'opposizione così compatta, almeno lo è sulla questione dimissioni. Questa mattina il Pd, l'Udc e l'Idv hanno spiegato alla stampa quali sono i motivi che hanno portato alla redazione del documento di sfiducia nei confronti del presidente Vizzani, firmato da 12 consiglieri, che sarà discusso in aula il prossimo 8 novembre, come è stato deciso nella capigruppo di stamani, precedente alla conferenza.
C'erano tutti oggi (a parte il consigliere idv Ricci che, come ha detto il consigliere Boschetto, non è potuto intervenire fisicamente per motivi di lavoro): il segretario municipale del Pd Andrea Storri, il capogruppo Andrea Tassone, i consiglieri Alessandro Paltoni, Ornella Bergamini, Emiliano Boschetto, Marco Belmonte, Giuseppe Sesa e Paolo Orneli, il segretario dell'Udc Paolo Solvi e il consigliere Angelo Paletta. Assente Carmine Stornaiuolo.
"Vizzani ha perso la bussola del Consiglio, ormai questa giunta non garantisce niente ai cittadini. Non c'è trasparenza e ieri il presidente Vizzani ha detto che noi vorremmo che cadesse la sua giunta poichè sta lavorando per la trasparenza, prendendo spunto dalla situazione delle spiagge (Vizzani ha ritirato le concessioni agli stabilimenti Le Dune e Tibidabo per irregolarità e per il mancato pagamento dei canoni, ndr), quando noi siamo stati i primi a mobilitarci per il bando spiagge, arrivando ad occupare l'aula come i cittadini ricordano bene", ha esordito Tassone.
"Nessuno degli impegni presi in campagna elettorale con il patto per Ostia è stato mantenuto - chiosa Storri - il decentramento è privo di sostanza e non è stato supportato da risorse economiche e umane. Anche riguardo alle infrastrutture non ci sono stati miglioramenti, così come per le opere pubbliche, finora sono stati fatti solo interventi spot senza programmazione. La RomaLido non garantisce il trasporto pubblico e la maggioranza non ha fatto nulla a riguardo".
Paltoni invece si rivolge a Vizzani e dice: "Prima che qualcuno della tua maggioranza ti uccida politicamente, voltandoti le spalle all'ultimo momento per rifarsi una 'verginità' politica in un altro partito, magari d'opposizione, ti consiglio, vista la tua manifesta dignità, di dare le dimissioni e mandarli tutti a casa. Ti rinnovo insomma quanto già ho comunicato il giorno della presentazione del documento di sfiducia".
"L'8 novembre ci auguriamo per Vizzani che in aula ci siano tutti e 13 i consiglieri che ad oggi hanno garantito la sopravvivenza politica della giunta, ma se ce ne sarà anche soltanto uno in meno ci auspichiamo che il presidente abbia il buon senso e la dignità di dimettersi", ha dichiarato Orneli.
Fino all'otto novembre però potrebbe succedere ancora di tutto, potrebbero anche esserci altri passaggi da partito a partito, nuovi cambi di casacca.
"Non vorrei che eventuali 'saltelli' da un partito all'altro dessero adito o permettessero ad una classe dirigente che ha governato fino a ieri di essere protagonista anche domani. Chi ha avuto rapporti con la giunta Vizzani-Alemanno deve avere l'onestà morale di farsi da parte e permettere a una nuova classe dirigente di prendere le redini di questo territorio", ha spiegato Caliendo.
Più aperto a nuove possibilità il consigliere Udc Paletta, che alla fine del suo intervento davanti ai giornalisti ha detto: "Faccio appello a tutti i consiglieri intellettualmente onesti, che vogliono una città gestita diversamente: ora hanno l'occasione di fare una scelta importante e decisiva per il bene dei cittadini. Conoscendo la qualità di alcuni esponenti politici, sono fiducioso che l'appello che proclamo a nome dell'Udc non cadrà invano".
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