Bologna - Madri e padri, impegnati nella lotta per poter riavere i propri figli, hanno chiesto un’ispezione ministeriale in modo da rivedere “possibili procedure errate” nell’affidamento dei minori ai servizi sociali. Pier Paolo Zaccai ( Italia Garantista): “Aboliamo i Tribunali dei minori”. Bologna è un’altra tappa fondamentale nella battaglia di decine di famiglie contro il fenomeno definito con il termine di “sequestri di stato”. “Sequestri di bambini….”spesso ingiustificabili, determinati da controlli e verifiche superficiali, da supposizioni, da ipotesi “scientifiche” spesso prive di qualsiasi fondamento reale che hanno attivato procedure amministrative che finiscono per cancellare i diritti ad essere genitori, da una parte e ….ad avere un padre ed una madre naturale dall’altra, dalla parte, cioè, dei figli, di quei bambini che si trovano senza una famiglia, senza una casa e che, comunque, devono ricostruire il proprio mondo di affetti e sentimenti. “Ridateci…. i nostri figli” gridavano donne ed uomini, umiliati e feriti nei loro affetti più grandi, privati dei propri figli. Il messaggio è stato rilanciato da un gruppo di genitori, proveniente da diverse città italiane, nel corso della manifestazione, svoltasi sabato scorso, davanti al Tribunale dei minorenni dell’Emilia Romagna, in via del Pratello a Bologna.



Una manifestazione alla quale hanno aderito molti bolognesi ed alla quale ha partecipato, rispondendo all’invito delle tante persone, anche Pierpaolo Zaccai, presidente del movimento “Italia Garantista”, in prima linea nella difesa dei diritti a garanzia dei cittadini. Madri e padri, impegnati nella lotta per poter riavere i propri figli, hanno chiesto un’ispezione ministeriale in modo che vangano riviste le  “possibili procedure errate” per quanto riguarda l’affidamento dei minori ai servizi sociali. Ma la rabbia dei genitori era rivolta, soprattutto, contro gli operatori sociali, colpevoli di valutazioni che non tengono conto della difficile realtà della società attuale. “Psichiatri fuori dai Tribunali”, infatti,  era riportato su alcuni striscioni esposti vicino all’ entrata del tribunale. Tra i casi portati all’attenzione della comunità anche quello di “Stella”, la bambina di sei anni sottratta dai genitori, nel 2010, prima affidata ai servizi sociali e poi ad una casa vacanze a Marina di Massa gestita da suore. I genitori di Stella hanno però reagito, iniziando una battaglia legale che va avanti da oltre due anni. Informato dell’accaduto, l’on. Pier Paolo Zaccai, presidente del Movimento nazionale Italia garantista nonché consigliere indipendente della Provincia di Roma, ha detto: “Siamo pronti a scendere in campo con tutte le nostre risorse ed energie insieme all’associazione Adiantum, con i comitati maggiormente rappresentativi e con la società civile se Stella non tornerà a casa….” Ai Camparini era stata sospesa la potestà genitoriale quando nel 2010 si resero protagonisti di due clamorosi blitz durante i quali portarono via la figlioletta prima di essere rintracciati all’estero, la prima volta in Slovenia la seconda in Svizzera. Negli ultimi mesi i genitori si sono battuti con tanto coraggio per riavere con sé la bimba: la coppia ha più volte criticato i servizi sociali e il tutore della bambina,l’avvocato Francesco Miraglia, parlando esplicitamente di situazione assurda, e portando il loro caso alla ribalta nazionale partecipando a diverse puntate della trasmissione “Chi l’ha visto” di Rai Tre. Non sono mancati i sit-in di protesta a sostegno della famiglia, ultimo in ordine temporale, appunto, si è svolto il 14 gennaio. Intanto il Comitato “Salviamo Stella” sta organizzando una grande manifestazione nel capoluogo felsineo. Infatti, a sostegno della coppia di Reggio Emilia è nato su Facebook il gruppo “Insieme per Stella” che conta attualmente oltre 12 mila iscritti. “I genitori di Anna Giulia - ha spiegato Rosella Pannocchi, un’amica di famiglia - sono molto delusi ed addolorati perchè speravano almeno di vederla durante le feste di Natale. Ma continueranno… nella loro battaglia”. Secondo i dati in possesso di Italia Garantista  che ha tenuto, sull’argomento, un convegno a Roma al quale hanno partecipato: il v.presidente della Camera Rocco Bottiglione (Udc), gli onorevoli: Franco Laratta (deputato Pd) , Franco Cardiello (Senatore Pdl),  Domenico Scilipoti (MRN deputato), mettendo a punto un programma di interventi legislativi, sono  oltre 32 mila i bambini allontanati dai loro genitori .”Le perizie psichiatriche - ha ricordato Roat del Comitato cittadini per i diritti umani -  - non seguono un rigoroso metodo scientifico. Nel tribunale bolognese ci sono parecchi casi di bambini sottratti alle famiglie con motivazioni superficiali”. Sulla stessa linea il parere espresso da Gabriella Maffioletti, consigliere del Comune di Trento (con una lista civica dell’area centro destra) autrice di un ordine del giorno (primo in Italia) per la rivisitazione del ruolo dei servizi sociali: “In molti casi - ha spiegato - le valutazioni degli psicologi sono superficiali oppure sono basate su meri pregiudizi”. “Da una parte ci sono le famiglie e i bambini che la giustizia minorile dovrebbe tutelare. – afferma Pierpaolo Zaccai, presidente del Movimento nazionale Italia Garantista -  Dall’altra il Tribunale dei minori e i servizi sociali. Il risultato? Molti, troppi casi di “sottrazioni dei minori” proprio da parte di chi è preposto a garantirne la sicurezza ed il benessere. In Italia si contano ormai 33 mila casi di “sottrazione dei minori” da parte di decisioni dei magistrati e operatori sociali. Con conseguenze devastanti per i genitori, privati dei propri figli, e per i bambini, sottoposti a shock permanenti. La nostra battaglia è rivolta a difesa dei diritti dei cittadini più deboli ed indifesi contro i cosìdetti “poteri forti”. In qualità di presidente del Movimento nazionale Italia Garantista, - continua Zaccai - sono d’accordo con l’abolizione del Tribunale dei minori sezione civile così come proposto da molti esperti del settore – associazioni, penalisti, avvocati e politici – per porre un termine allo scempio nazionale dei “sequestri di stato” perpretati ai danni dei bambini”.