Ostia - "Gli uffici del Comune e del X Municipio stanno bloccando il progetto della 'palestra della legalità', l'impianto sportivo a vocazione sociale che - in virtù di un accordo tra Regione, Tribunale di Roma e Ipab 'Asilo Savoia' - dovrebbe aprire nei locali sequestrati all'imprenditore Mauro Balini all'interno del Porto Turistico di Ostia. A quanto pare, la responsabile del Dipartimento capitolino Programmazione e Attuazione Urbanistica Annamaria Graziano e la direttrice del X Municipio Cinzia Esposito non riescono ad appianare le loro 'divergenze burocratiche'.
L'inaugurazione della palestra, prevista per gennaio a seguito di necessari lavori di adeguamento, quasi certamente dovrà essere rimandata. Dunque, nonostante le convinte e roboanti rassicurazioni del capogruppo del Movimento 5 Stelle in Campidoglio Paolo Ferrara, un bene sottratto al malaffare non riesce ad essere restituito alla cittadinanza e le attività sportive della zona continuano ad essere affidate all'iniziativa del clan Spada.
Intanto, a pochi giorni dal suo insediamento, la neo-presidente del X Municipio Giuliana Di Pillo già chiede l'aiuto dello Stato. Possibile che 'da sola non ce la fa' nemmeno a sollecitare una firma da parte degli uffici? D'altra parte, perché stupirsi? Quale sia il funzionamento dei meccanismi decisionali all'interno del Movimento 5 Stelle lo spiega chiaramente Alessandro Di Battista nella sua precoce autobiografia. Apprendiamo che per un parere 'tecnico' sulle Olimpiadi a Roma riunì un 'pool di esperti' di settore: l'edicolante di fiducia, il fruttivendolo del quartiere, un pensionato e i rispettivi parenti. Con tutto il rispetto per il lavoro di artigiani e commercianti, se il futuro di Roma è in mano a 'professionisti' come quelli interpellati da 'Dibba' allora siamo veramente messi male!".
Lo dichiarano Zannola e Di Matteo (PD).